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Corpo
La pulizia della pelle richiede che si rispetti l'equilibrio delle secrezioni per evitare conseguenze negative come secchezza o al contrario pelle grassa e untuosa.
Le secrezioni costituiscono il cosiddetto "film idrolipidico" che protegge la pelle dalle aggressioni esterne. Il sebo e le sostanze idrosolubili espulse tramite la sudorazione sono i costituenti del film idrolipidico.
Lo sporco, che si accumla sulla pelle, è costituito da: pulviscolo atmosferico, smog, batteri e microrganismi, ossigeno
Se osserviamo il film idrolipidico al microscopio, vediamo che la parte deteriorata è quella più superficiale, esterna, mentre la parte più profonda di questo strato, quella più a contatto con la pelle, è ancora integra. Il pulviscolo si deposita dall'esterno e man mano impregna in grado minore la parte sottostante, così anche i microrganismi che fanno fermentare le sostanze del nostro secreto con effetto maleodorante, così pure l'ossigeno, ossidando i grassi del sebo che irrancidiscono.
Se effettuiamo una pulizia con un sapone forte e asportiamo il film idrolipidico, otteniamo una completa pulizia, ma inneschiamo una reazione della pelle, che corre ai ripari producendo più secrezioni e sebo. Per lasciare normalizzare la pelle occorrono due o tre giorni, ma la pulizia si fa quotidianamente anche più volte al giorno!
Come fare per ottenere l'igiene senza scompensare la pelle?
Con detergenti fisiologici, non aggressivi, cioè dei buoni latti o bagni che non contengono tensioattivi anionici tipo il Laureth Sulfate (nome in inci dell'ingrediente riportato sulle confezioni) o Sles. In questo modo si ottiene un allontanamento della parte più esterna del film idrolipidico, quella avariata e non quella più a intimo contatto con la pelle che continua a proteggerla. In un sol colpo otteniamo la pulizia della pelle e non alteriamo i delicati equilibri delle secrezioni.
Dott. Massimo Grignani
Biologo Cosmetologo